Katarte / Rubens a Genova
Peter Paul Rubens. Ritratto di Violante Maria Spinola Serra, 1606-1607 circa (dettaglio). Tecnica: Olio su tela, 105 x 150 cm. ©The Faringdon Collection Trust, Buscot Park, Oxfordshire
Dal 26/10/2022 al 22/01/2023
Una eccezionale esposizione per documentare la grandezza del massimo pittore barocco di sempre alla conquista della scena genovese e il suo rapporto con la città.
Palazzo Ducale ospita, dal 6 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023, una straordinaria esposizione per raccontare la grandezza di Peter Paul Rubens e il suo rapporto con la città.
La mostra è prodotta dal Comune di Genova con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura ed Electa, e nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa del celebre volume di Pietro Paolo Rubens, Palazzi di Genova (1622).
La curatela è di Nils Büttner, docente della Staatliche Akademie der Bildenden Künste Stuttgart nonché Chairman del Centrum Rubenianum di Anversa, e di Anna Orlando, independent scholar genovese, co-curatrice della mostra L’Età di Rubens tenutasi a Palazzo Ducale nel 2004.
Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607, visitandola anche al seguito del Duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga, presso cui ricopriva il ruolo di pittore di corte. Ebbe così modo di intrattenere rapporti diretti e in alcuni casi molto stretti con i più ricchi e influenti aristocratici dell’oligarchia cittadina.
All’interno della mostra spiccano oltre venti dipinti di Rubens, provenienti da musei e collezioni europee e italiane che, sommati a quelli già presenti in città, raggiungono un numero come non vi era a Genova dalla fine del Settecento; da quando, cioè, la crisi dell’aristocrazia con i contraccolpi della Rivoluzione Francese diede avvio a un’inesorabile diaspora di capolavori verso le collezioni del mondo.
A partire dal nucleo rubensiano, il racconto del contesto culturale e artistico della città nell’epoca del suo maggiore splendore viene completato da dipinti degli autori che Rubens per certo vide e studiò (Tintoretto e Luca Cambiaso); che incontrò in Italia e in particolare a Genova durante il suo soggiorno (Frans Pourbus il Giovane, Sofonisba Anguissola, Bernardo Castello e Aurelio Lomi, presente in mostra con un dipinto della Collezione Doria Pamphilj), o con cui collaborò (Jan Wildens e Frans Snyders).
Con Rubens, e attraverso ciò che vide e conobbe, viene raccontata la storia della Repubblica di Genova all’apice della sua potenza quando, all’inizio del Seicento, conobbe un periodo di singolare vivacità non soltanto economica e finanziaria, ma anche culturale e artistica.
Tra le opere che tornano a Genova, create da Rubens su commissione dei più agiati e potenti tra i genovesi di allora, si possono menzionare: il Ritratto di Violante Maria Spinola Serra del Faringdon Collection Trust, una dama finora senza nome, che grazie agli studi in preparazione della mostra è ora riconoscibile.
Il San Sebastiano, proveniente da una collezione privata europea e mai esposto in Italia, che, grazie a un importante ritrovamento documentario, può ora riferirsi alla committenza del celebre condottiero Ambrogio Spinola.
È esposto per la prima volta in Italia anche il giovanile Autoritratto, con un Rubens all’incirca ventisettenne, che un collezionista privato ha offerto come prestito a lungo termine alla Rubenshuis di Anversa e che eccezionalmente torna nel Paese dove fu eseguito, intorno al 1604.
L’appuntamento espositivo di Palazzo Ducale offre l’occasione per realizzare una vera e propria rete culturale, il progetto Genova per Rubens. A Network, ideato e curato da Anna Orlando. All’insegna di Rubens e del suo speciale rapporto con la città, sono coinvolte oltre 50 realtà pubbliche e private, dai Musei di Strada Nuova all’Accademia Ligustica di Belle Arti a Palazzo della Meridiana, dall’Università degli Studi di Genova al Sistema delle Biblioteche di Genova insieme all’Arcidiocesi di Genova e a molti altri, come le chiese e i palazzi i cui prospetti sono stati pubblicati da Rubens nel volume Palazzi di Genova ad Anversa 400 anni fa.
Si tratta di una fitta rete di collaborazioni, focus conoscitivi, appuntamenti culturali, aperture straordinarie e visite guidate, un itinerario in città, concerti, mostre collaterali e un corposo programma dedicato alle scuole e alle famiglie.
La mostra è prodotta dal Comune di Genova con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura ed Electa
A cura di Nils Büttner e Anna Orlando
Orari:
lunedì, ore 14-19; martedì – mercoledì – giovedì, ore 9-19; venerdì, ore 9-21; sabato, ore 10 – 20; domenica, ore 10-19.
La biglietteria chiude un’ora prima
Biglietti:
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Intero 15,50€
Ridotto 12€; Ridotto speciale 10€, per i possessori della Membership Card Ducale+; Ragazzi 6-14 anni 6€; Giovani under 27 5€, il lunedì pomeriggio dalle ore 14 alle 19
Gruppi:
Scuole 6€
Adulti 12€, gruppi minimo 12 – massimo 25 persone; costo di prevendita 1,50€