Katarte / Albrecht Dürer, il Maestro del Rinascimento tedesco
Biglietti non disponibili
fino al 2 febbraio 2014
Al Museo Städel sono quattordici le sezioni tematiche che gettano luce su numerosi aspetti della vita e dell’opera di Dürer che nasce nel 1471. Il percorso si snoda con l’ inizio della carriera dell’artista di Norimberga in famiglia nell’apprendere il difficile mestiere di orafo.
La mostra si differenzia nettamente da analoghe manifestazioni passate, mostrando l’arte di Dürer, esplorata in tutta la sua ampiezza, nel contesto del suo tempo. Le sue innovazioni artistiche, i suoi studi teorici rendono Dürer uno dei più influenti artisti europei durante la sua vita. “Il nostro obiettivo è quello di presentare ‘tutto’ questo nella nostra mostra“, spiega il curatore Jochen Sander.
Tra le chicche il Rhinoceros (1515), un animale noto solo dalle descrizioni verbali ma del quale riuscì a creare una rappresentazione così precisa che le sue xilografie a lungo hanno dominato la concezione visiva sulla creatura.
Pittore e orafo esperto dimostra la sua abilità in una vasta gamma di tecniche la con diversità dei mezzi d’espressione: è un pittore prolifico, dipinti su tavola e su tela, disegni, stampe, maestro della xilografia e innovatore della tecnica incisoria. Le grandi commissioni, la fama, Dürer in Italia e poi in Olanda, i ritratti che ci affascinano per la loro perfezione, le straordinarie xilografie, le più grandi di tutti i tempi e le varie tecniche di stampa con le sue ” incisioni master”.
Nella mostra (che conta oltre 280 lavori, 200 dei quali di Dürer), troviamo le opere di precursori, contemporanei e alunni come Martin Schongauer, Hans Baldung Grien, Hans von Kulmbach, Jacopo de Barbari, Giovanni Bellini, Joos van Cleve, Lucas van Leyden. Prestiti prestigiosi dalle collezioni d’arte più importanti del mondo come la National Gallery di Londra, il Museo Nacional del Prado di Madrid, la National Gallery of Art di Washington, il Louvre di Parigi, il British Museum di Londra, la Staatliche Museen di Berlino, gli Uffizi di Firenze, il Rijksmuseum di Amsterdam e il J. Paul Getty Museum di Los Angeles.
La vasta cultura figurativa, le meditazioni sulla storia e sul pensiero del grande Maestro tedesco trovano espressione di mirabile immediatezza nei suoi famosi ritratti, singolarmente vivi ed espressivi, ma insieme ricchi di valori etici e spirituali.
L’insaziabile Dürer studia la natura e l’essere umano e scrive e pubblica manuali didattici. Ad ampliare la visione creativa di Dürer sono i lunghi soggiorni in Italia e nei Paesi Bassi, mentre allo stesso tempo prepara nuovi mercati per le su opere. Sua moglie e sua madre lo aiutano ad organizzare una sorta di catena di distribuzione e in poco tempo arriva un successo inatteso ed è costretto a fondare un laboratorio imponendo il proprio “diritto d’autore” mettendo “agenti rappresentanti” a vendere le sue opere oltre i confini di Norimberga.
La gigantesca mostra si completa con una sezione sulla reputazione postuma del genio universale di Dürer. La riproduzione e la diffusione sulla medaglia ritratto fatta da Hans Schwarz (1520), è la testimonianza di come Dürer fu elevato al rango di un artista che meritava un piano di parità con i grandi del suo tempo. Il sommo pittore muore di malaria nel 1528 all’età di cinquantasette anni.
Link: www.staedelmuseum.de
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