Katarte / L’impulso creativo di Miró. I colori, la materia e il nero
La lucertola dalle piume d'oro (dettaglio)
Biglietti non disponibili
fino al 6 aprile 2015
[box type=”shadow” ]“Quello che mi interessa, per usare un’espressione che va di moda, è la rivoluzione permanente (accenna un giro, disegna cerchi nell’aria); che non si rimanga sempre fermi in un punto, che ci sia sempre qualcosa che gira. Una revisione di tutto. Ogni giorno rimetto in discussione tutta la mia opera” spiegava l’artista nelle Conversaciones con Georges Raillard.[/box]
“Quale sarà ora l’orientamento della mia pittura? Sempre più semplice” spiega l’artista “La cosa più banale può diventare qualcosa di meraviglioso”. Parola di Joan Mirò( 1893 – 1983). Con la vivacità di un monello, così rispondeva in un’intervista l’ormai ottantenne maestro catalano, sempre tempestivo a farsi agguantare dallo “choc che allontana dalla realtà” e che nei suoi lavori si esprime nel segno rivoluzionario della sperimentazione per partorire il suo gestuale e poetico universo.
Olii di stupefacente bellezza, opere grafiche, vivacissimi arazzi, terrecotte, sculture in bronzo, disegni preparatori, utensili del mestiere sono esposti in un percorso, suddiviso in cinque aree tematiche, che guiderà lo spettatore nell’evoluzione creativa di Miró, “il più surrealista di tutti”, come diceva André Breton. Sono presentate 53 opere tra cui l’enorme “Senza titolo” del 1974, “Personaggio e uccello” del 1976, gli arazzi “La lucertola dalle piume d’oro”, la scultura “L’uccello si nasconde tra le dita in fiore” del 1969 e il “Progetto per un monumento” del 1972. Trent’anni di produzione artistica (dal 1966 al 1989) di un gigante che ha segnato le avanguardie in Europa.
Curata da Elvira Camara Lopez, direttore della Fondazione stessa e realizzata da 24 Ore Cultura, l’importante evento dal titolo “Miró, l’impulso creativo“, propone opere di grandi dimensioni e si contraddistingue per il meticoloso rifacimento degli Studi Sert e Son Boter, gli atelier santuari dove Mirò ha plasmato le sue grandi opere, con tutti i pennelli e gli utensili che il maestro utilizzava e che si sono salvaguardati per merito della Fundació Pilar i Joan Miró. Una nuova prospettiva per agevolare lo spettatore a intendere al meglio l’impeto passionale, l’energia interiore che spronarono il grande catalano durante il suo itinerario creativo.
L’Espressionismo Astratto americano e sopratutto Jackson Pollock lo influenzeranno profondamente con il dripping sulle tele e le impronte delle mani, le suggestive linee zigzaganti, i penetranti segmenti di nero e, in seguito a una travagliata ricerca e riflessione, il maestro approda a uno sfoltimento cromatico e formale ben convinto di poter interpretare con un segno, una linea o un punto il cosmo intero.
Le cinque aree tematiche dell’itinerario espositivo sono: il gesto, la forza espressiva del nero, il trattamento del fondo come punto di partenza creativo, l’eloquenza della semplicità e la sperimentazione materica, trascinando il visitatore al centro dell’evoluzione creativa di Joan Miró. Non solo una retrospettiva che celebra l’opera somma di un grande genio, ma una vera esplorazione dell’intimità poetica del maestro catalano.
ORARI E BIGLIETTI. La mostra sarà visitabile lunedì 13-19; martedì, mercoledì, giovedì, sabato e domenica 9-19; venerdì 9-23. L’ingresso singolo intero con audioguida gratuita costa 12 euro, 10 euro ridotto, gratis bambini fino ai 5 anni.
INFORMAZIONI. Per ulteriori infromazioni e per l’elenco completo dei biglietti e delle riduzioni previste è possibile visitare il sito www.miromantova.it e www.vivaticket.it/miromantova, oppure telefonare allo 0376 288208 (dalle 9 alle 18). Prenotazioni 199 199 111.
Link: www.miromantova.it
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