Katarte / Barocco a Roma. Una scenografica magia
Pietro da Cortona. Trionfo di Bacco, (dettaglio)
Biglietti non disponibili
fino al 26 luglio 2015
La scena rappresentata del “divino” Guido Reni, è tratta dal mito greco, dove Atalanta, imbattibile nella corsa e contraria alle nozze, sfidava i vari aspiranti e li uccideva dopo averli sbaragliati. Ippòmene, facendo cadere tre mele dorate donategli dalla dea dell’amore Afrodite, indusse Atalanta a rallentare per raccoglierle, riuscendo a batterla in gara e a sposarla. Incantevole l’avvenenza dei due corpi nudi.
La mostra “Barocco a Roma. La meraviglia delle arti”, a cura di Maria Grazia Bernardini e Marco Bussagli, si sviluppa lungo un affascinante percorso visivo composto da quasi duecento capolavori che regalano una particolareggiata rassegna sul codice estetico concepito durante i pontificati di Urbano VIII Barberini (1623 – 1644). Innocenzo X Pamphili (1644 – 1655) e Alessandro VII Chigi (1655 – 1677). L’arte dell’introspezione psicologica dell’uomo, l’espressione del suo dramma, questa è l’identità del Barocco; un prodigio europeo, propagato nell’America latina, ma soprattutto uno straordinario fenomeno legato alla chiesa capitolina. Questo miracolo artistico nasce in Italia e il suo epicentro è Roma, da dove si irradia in Italia e in Europa.
L’emozionante itinerario della mostra inizia con la competizione tra le famiglie aristocratiche e gli ordini religiosi, in primis i Gesuiti, rivaleggiando per incrementare il frenetico sviluppo della città con una nuova esteriorità barocca. Imponenti architetture, con sale esageratamente decorate, mai viste prima, disegni, stampe, documenti, modellini di legno o terracotta in scala suggeriscono uno spropositato ininterrotto cantiere. Gli atteggiamenti più ludici e insieme pomposi della Città Eterna in Età Barocca vengono esaltati nelle tele con paesaggi e scenari esuberanti.
Pittori, scultori e architetti si susseguono con le loro eccellenze. Vanno evidenziati alcuni capolavori architettonici nei disegni del Borromini, come l’Oratorio dei Filippini, la cappella dei Re Magi nel Palazzo di Propaganda Fide e il complesso di Sant’Ivo alla Sapienza. E ancora Alessandro Algardi, Annibale Carracci, Giovanni Lanfranco, la Maddalena del Guercino e l’Angelo guardiano del Domenichino. Presenti anche le star europee con il loro sostegno per il coloratissimo rapporto nella pittura barocca: il fiammingo Pietro Paolo Rubens con il San Sebastiano e lo stesso santo nella celebre tela di Simon Vouet e Festa all’Ambasciata di Spagna di Willem Reuter.
Nel Barocco, a rappresentare la Francia per la pittura sono Nicolas Poussin, Claude Lorrain e Jean Lemiare; François Duquesnoy per la scultura, arte dove trionfa in eterno il sommo genio di Gian Lorenzo Bernini. Disegni, bozzetti in terracotta e marmi mostrano l’effervescenza creativa del Bernini negli anni di Urbano VIII Barberini. In pittura, spicca negli stessi anni la figura leader di Pietro da Cortona (Trionfo di Bacco) che per il Barberini affrescherà il soffitto del suo palazzo. Nel percorso sono anche presenti capolavori d’arredo: specchi, mobili, orologi strumenti musicali – tra cui l’Arpa Barberini.
Protagonista dopo la svolta della metà del diciassettesimo secolo è però il genovese Giovanni Battista Gaulli, detto il Baciccio, raffinato pittore da cavalletto per l’aristocrazia e abile frescante per i Gesuiti. Il Gaulli, insieme a Carlo Maratta, chiude in bellezza la gloriosa stagione del trionfo barocco a Roma.
Completano questa rosa di eventi due appuntamenti espositivi presso il Museo di Roma-Palazzo Braschi, con Feste barocche e Palazzo Chigi in Ariccia con Ritratto e Figura da Rubens a Giaquinto.
Il Barocco a Roma non è rappresentato soltanto dalle opere in mostra a Palazzo Cipolla, ma la formula magica della mostra e’ racchiusa in una mappa interattiva situata all’ingresso, una mappa che apre tutti i luoghi fisici del barocco romano, da Palazzo Barberini a Palazzo Colonna, dalla Cappella dei Re Magi a Palazzo Doria Pamphilj, dai Musei Vaticani a Castel Sant’Angelo dove il 29 di giugno verrà messa in scena la rievocazione storica della Girandola con fuochi d’artificio come l’eruzione di un vulcano, musica e regata, splendore della festa barocca del Seicento.
Orari: lunedì ore 15.00 > 20.00 – dal martedì al giovedì e domenica ore 10.00 > 20.00 – venerdì e sabato 10.00 > 21.30. La biglietteria chiude un’ora prima
Informazioni e prenotazioni. T. 06 22761260
Condividi con la community di Katarte la tua personale esperienza, indicando su un valore da 1 a 5 stelle, quanto consigli "Barocco a Roma. Una scenografica magia".