Katarte / Luci d’Artista 2013 anticipano il Natale a Torino
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Dall’ 1 novembre, le Luci d’Artista – colorate, intermittenti, mobili e splendenti – sono tornate a illuminare vie, piazze e spazi vari di Torino, con diciannove installazioni d’arte pubblica dedicate alla luce e alle sue declinazioni. L’edizione 2013 prevede la ricollocazione delle opere che negli ultimi quindici anni sono diventate il simbolo della passione per l’arte contemporanea nel capoluogo piemontese.
Queste le luci, visibili en plain air fino al 12 gennaio: Vele di Natale – di Vasco Are – in via Maria Vittoria; Palle di neve – di Enrica Borghi – in via Pietro Micca; Ancora una volta – di Valerio Berruti – in via Santa Teresa; Tappeto Volante – di Daniel Buren – in Piazza Palazzo di Città; Volo su… – di Francesco Casorati – in via Carlo Alberto; Luci in bici – di Martino Gamper – in via Montebello; Planetario – di Carmelo Giammello – in via Roma; Piccoli Spiriti Blu – di Rebecca Horn – al Monte dei Cappuccini; Neongraphy – di Qingyun Ma – alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Luì e l’arte di andare nel bosco – di Luigi Mainolfi – in via Lagrange; Il volo dei numeri – di Mario Merz – alla Mole Antonelliana; Vento solare – di Luigi Nervo – in via Accademia Albertina; Palomar – di Giulio Paolini – in via Po; L’amore non fa rumore – di Domenico Luca Pannoli – via Amendola/via Buozzi; Amare le differenze – di Michelangelo Pistoletto – a Porta Palazzo; My Noon – di Tobias Rehberger – in Piazza Carignano; Noi – di Luigi Stoisa – in via Garibaldi; Luce Fontana ruota – di Gilberto Zorio – al laghetto Italia ’61.
Come ogni anno, la collezione si arricchisce di nuove opere. Vanessa Safavi che presenta Ice Cream Light e l’artista e architetto Alfredo Jaar il quale propone l’installazione CULTURA = CAPITALE, che trae ispirazione dall’opera di Joseph Beuys Kunst = Kapital (Arte = Capitale) che a sua volta rilegge le teorie di Karl Marx. Beuys sostiene che la creatività di ciascun individuo è fonte di ricchezza per la collettività, e Jaar ne riprende il concetto ampliandolo ed estendendolo a tutti i settori della cultura con un preciso messaggio: la cultura pubblica può cambiare la società, ma per riuscirci dev’essere alla portata di tutti.
L’accensione e l’inaugurazione si sono svolte in Piazza Carignano, accompagnate dalla sonorizzazione di Brindisi Paradiso e dal mapping video Artificial Dummies.
Qui, prima che le luci si accendessero, strane creature luminose hanno preso vita sulla facciata dello storico Palazzo Carignano, fluttuando in branchi tra finestre e cornicioni, tra balconi e rilievi, adattandosi alle forme e agli spazi del palazzo, in un dialogo in continua evoluzione tra elementi architettonici e movimenti disegnati da algoritmi generativi.
L’installazione di Gamper, in mostra in via Carlo Alberto, è la new entry di questa XV edizione, insieme all’opera Ancora una volta dell’artista piemontese Valerio Berruti, realizzata a basso consumo con materiali ecosostenibili e collocata in via Accademia delle Scienze.
È dal 1998 infatti che, nei mesi più freddi dell’anno, Torino è riscaldata dalle Luci d’Artista. Da allora, circa trenta artisti, ispirati dalla luce, hanno creato opere d’arte pubblica open space, facendo risplendere l’intera città.
Quest’anno, inoltre, sono previsti i due progetti speciali di Richi Ferrero e Deniz Kurtel. Il primo ha realizzato una serie di opere luminose (Giardino Verticale,Giardino Barocco, Come se a Torino ci fosse il mare e La Maschera) per il cortile di Palazzo Valperga Galleani (via Alfieri 6), mentre è un’opera itinerante l’impianto Led interattivo ideato da Kurtel.
Fino al 12 gennaio 2014
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