Katarte / MoMA: “New Photography 2013”
Biglietti non disponibili
MoMA_New York City
Robert e Joyce Menschel Photography Gallery
14 SETTEMBRE 2013-6 Gennaio 2014
Curata da Roxana Marcoci, assistente Katerina Stathopoulou.
New Photography 2013 presenta opere recenti di otto artisti internazionali che con le loro fotografiche, sculture, fotomontaggi, hanno ampliato il
campo della fotografia come mezzo di sperimentazione e ricerca intellettuale.
Adam Broomberg (Sud Africa, 1970) e Oliver Chanarin di (inglese, 1971) presentano un libro d’artista incentrato sulla “guerra al terrore”.
Brendan Fowler (americano, 1978), musicista e visual artist, nelle sue opere sovrappone fino a quattro immagini da penetrarsi letteralmente una dentro
l’altra, in tal modo ricreando una fotografia di miscelazione.
Annette Kelm (tedesca, 1975) fonde diversi generi in opere singole o, in serie, su un
unico motivo accuratamente composto, non diverso da una pubblicità. L’oggettività precisa delle sue immagini è spesso minata da artificiosità e
stranezza.
Lisa Oppenheim (americana, 1975) produce film sperimentali e fotogrammi (fotografie fatte senza macchina fotografica)
grazie all’abbattimento di immagini di incendi in caso di disastri naturali o
attacchi di bombardamento creando negativi digitali, che espone alla luce e solarizza.
Anna Ostoya (polacca, 1978) nella sua pratica di vari media,
esamina le storie dei movimenti d’avanguardia meno noti in Europa centro-orientale in parallelo con le loro controparti occidentali più rinomate.
Josephine Pryde (britannica, 1967) fa riferimento alla storia di esperimenti in camera oscura e delle tecniche contemporanee di
a riferimento alla storia della camera oscura con sperimentazione e tecniche di imaging medico-contemporanei nella serie di foto “non è il mio corpo” (2011).
Eileen Quinlan (Americana, 1972) interpreta un’altra forma sessuata di astrazione nella storia femminista e radicata della cultura materiale.
La nuova serie di mostre Fotografia, iniziata nel 1985, introduce idee critiche nell’arte contemporanea. La fotografia, un campo di ricerca mai così
esteso, si trova in rapporti interloquiali e contradditori con altre discipline artistiche ancora non ben definite. Queste relazioni contribuiscono a
concretizzare un summa di immagini-non immagini che possono documentare, inventare, interpretare, o comportare trasformazioni continue.
Sottolineando l’idea che non c’è mai stato solo un tipo di fotografia, gli artisti di questa mostra esplorano inversioni dialettiche tra astrazione e
figurazione, documentari e processi concettuali, l’uno creato manualmente e riproducibile meccanicamente , e l’altro analogico e/o con tecniche
digitali. Essi trasformano così le immagini in domande, dubbi, provocazioni, rivalutando creativamente il significato di produrre immagini oggi.
Eppure, in un mondo dell’arte contemporanea spesso dominato dal culto maschile , la “Nuova Fotografia 2013 del MoMA” ha consegnato, anno dopo anno, una visione di un mondo artistico ricco di voci delle nuove donne.
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