Katarte / Picasso e i modernisti spagnoli nella culla del Rinascimento
Pablo Picasso. Il pittore e la modella, 1963, olio su tela, cm. 61 x 50. (Part.). Collezione del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid
Biglietti non disponibili
dal 20 settembre 2014 al 25 gennaio 2015
L’anteprima della mostra “Picasso e la modernità spagnola” inaugurata poi giorno 20, è stata celebrata da una grandinata eccezionale come un segno tonante di Pablo Picasso (Malaga, 1881 – Mougins, 1973). L’evento straordinario presenta circa 90 opere tra dipinti, sculture, disegni, incisioni e anche un film di José Val del Omar grazie alla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid.
Eugenio Carmona, il maggior esperto Picassiano, ha concepito la mostra come la genesi dell’arte moderna dove lo stesso soggetto può essere sviluppato contemporaneamente, dallla rivalutazione del classico fino al surrealismo, dopo accenni all’espressionismo e cubismo. Significati diversi di un’immagine, “variazioni” come in una partitura musicale, per irrobustire un tema, trasfigurarlo, abbellirlo e fonderlo in un’insieme. Già Paul Cézanne prima e l’avanguardia russa poi avevano operato una smaterializzazione del contenuto stimolando le future avanguardie al disordine, a nuove vie mai sondate; messaggio ben assimilato dagli artisti spagnoli che in Picasso trovarono la loro punta di diamante.
Nove sono le sezioni della mostra che rilegge un ciclo vastissimo dal 1910 e il 1963 ed indaga per la prima volta sulle evoluzioni estetiche e plastiche della creatività spagnola ampliata dal grande malagueño e dai modernisti spagnoli, artefici principi della modernità. L’esposizione non vuole infatti solo evidenziare l’influenza di Picasso sull’arte del suo paese, ma sottolineare le orme gigantesche che il grande maestro e gli altri artisti hanno impresso nel panorama mondiale delle arti. Assieme ai dipinti del pittore di Malaga, sono esposte le opere di suoi connazionali e maestri assoluti dell’arte contemporanea: Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard e Julio González ecc...
Riferimenti: La prima sezione si interroga sul destino di Picasso come mito e come artista: è dedicata al tema della metafora del processo creativo, chiarito attraverso una delle versioni de Il pittore e la modella e le acqueforti e i disegni per Le chef-d’oeuvre inconnu di Honoré de Balzac.
Variazioni: La sperimentazione tra generi e tecniche è un altro elemento caratterizzante dell’idea picassiana di modernità. E’ il tema della seconda sezione che ingloba opere rappresentative di tutti i suoi principali lampi artistici.
Idea e forma: E’ la terza sezione sul particolare e quasi sconosciuto contributo spagnolo all’arte della forma concreta e analitica. Ne sono importanti esempi Arlecchino con violino di Juan Gris, Donna con chitarra di María Blanchard, Tempo sereno di Pablo Palazuelo.
Lirismo: La mostra continua con la quarta sezione. Il lirismo è definito in pittura e scultura da segno, superficie e spazio e mette in rapporto il cubismo di Picasso con la scultura. Esempi di questa tendenza si ritrovano in dipinti come Strumenti musicali su un tavolo di Picasso e in sculture quali Grande Venere di Julio González o Donna laboriosa di Ángel Ferrant.
Realtà e sopra-realtà: La quinta sezione è dedicata alla dialettica delle poetiche e delle forme del Surrealismo spagnolo, realtà che prende in esame le opere di Salvador Dalì e di artisti quali José Solana o Antonio López.
Verso Guernica: Sotto questo titolo accomunate in un unico salone sono le sezioni sesta e settima, punto fondamentale dell’esposizione, suddivise tra Il Mostro e La Tragedia, straordinario nucleo di disegni preparatori, incisioni e dipinti che testimoniano l’idea e la fatica giorno per giorno di Picasso per la realizzazione del capolavoro nel maggio del 1937, permettendo di ricostruire i trasferimenti e le contaminazioni tra figure e simboli nell’opera dell’artista. “Questo percorso, del minotauro, dal mostro, a Guernica, con i disegni preparatori che sono in relazione con il Guernica, si può fare perché tutte le opere che abbiamo provengono dal Museo Reina Sofia, che ha insieme tutta la serie del mostro e la serie del Guernica”- ci informa il curatore.
Natura e cultura: Altro tema peculiare è la fondamentale relazione tra Natura e cultura che si snoda nella sezione ottava con i contributi di artisti quali Alberto Sánchez, Óscar Domínguez, Eduardo Chillida. La ricerca dell’identità attraverso i rapporti tra il Paese, il paesaggio e la popolazione è infatti tratto caratteristico dell’esperienza culturale spagnola, mosaico di realtà eterogenee.
Verso un’altra modernità: in questa nona sezione, che chiude il percorso, si esplicitano i modi in cui gli artisti spagnoli, tra i quali Tàpies, hanno affrontato la svolta verso un’altra nozione di modernità nell’apertura cronologica ed estetica del presente.
Negli anni cinquanta cambiarono i ruoli dei due grandi genii Miró e Picasso. Juan Miró desidera accendere sensazioni in una sintesi quasi assoluta. Poche linee ma che comunichino sensazioni, come testimonia il quadro Figura e uccello nella notte (1945), dove macchie nere sono legate da fili trasparenti a gocce di colore rarefatto, in una cosmica pace. Mirò si erge sopra i suoi conterranei nel magnificare un contesto onirico dal sapore idilliaco. Picasso visse il suo mito fino alla fine.
Tra le opere esposte sono presenti “gemme” che illuminano la mostra come Testa di donna (1910), Ritratto di Dora Maar (1939) e Il pittore e la modella (1963) in più versioni di Picasso, inoltre Siurana, il sentiero (1917) di Miró, Arlecchino (1927) di Dalí e poi i disegni, le incisioni e i dipinti preparatori di Picasso per il grande capolavoro Guernica (1937), mai esposti in numero così elevato fuori dalla Spagna. Una miscela esplosiva di stimoli che fanno di questa grandiosa rassegna un’eccellenza da vedere assolutamente.
Prossimamente è prevista inoltre l’uscita del biopic su Picasso “33 Dias”, incentrato sui giorni che segnarono la complessa creazione di Guernica, i cui disegni preparatori, che evocano tragedia e disperazione, sono in mostra. Direttore sarà Carlos Saura, interpreti Antonio Banderas (Pablo Picasso) e Gwyneth Paltrow (la fotografa-musa dell’artista Dora Maar).
Eugenio Carmona (professore di Storia dell’arte all’Università di Malaga, membro de los patronatos del Museos Patio Herreriano di Valladolid, del Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía e della Comisión Andaluza de Museos).
Links: Sito Palazzo Strozzi – Palazzo Strozzi su Facebook – Mercato Centrale di Firenze su Facebook
Mostra posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
Curata da Eugenio Carmona con il Patrocinio del Ministero degli affari esteri, Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Ambasciata di Spagna in Italia. Con la collaborazione di Soprintendenza PSAE e per il Polo Museale della città di Firenze con il contributo di Comune di Firenze, Provincia di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana
Orari: Tutti i giorni 10.00‐20.00, Giovedì 10.00‐23.00. Accesso in mostra consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
Informazioni in mostra T. +39 055 2645155
Biglietti intero € 10,00; ridotto € 8,50; € 4,00 scuole
In occasione della mostra ” Picasso e la modernità spagnola” a Palazzo Strozzi, siamo stati ospiti al Mercato Centrale di Firenze per una degustazione coi fiocchi, un evento dal nome inconfondibile “Pablo al mercato“.
A dispetto della grandinata che ha investito lo storico sito, gli organizzatori hanno imbandito con eleganza due ampi tavoli affidandoci alle attenzioni di un personale cortesissimo. Un menù che ha sfidato la perfezione con piccoli capolavori “d’arte” preparati per l’occasione. Il Gotha delle Botteghe del Mercato Centrale ci ha storditi per la semplicità, l’accuratezza e i colori, nonché per i sapori e i profumi davvero ammalianti. Piacevoli sensazioni che ci hanno accompagnato poi nella visita ai singoli artisti artigiani creatori di queste appetibili meraviglie.
Il padrone di casa Domenico ha profuso tutte le energie per descrivere ogni Bottega soffermandosi con i Maestri del gusto nel celebrare le rispettive specialità, le caratteristiche, sottolineando la selezione, l’origine e il metodo di lavorazione rigorosamente “artigianale”. Un “Pablo al mercato” degno del grande pittore spagnolo.
CAPOLAVORO!!!
Il Mercato Centrale di Firenze, sempre attento alle iniziative culturali, si dimostra attivo nel promuovere e sostenere la straordinaria esposizione su Picasso e i modernisti spagnoli. La partnership si concretizza in un biglietto sconto del 15% sull’ingresso alla mostra da ritirare presso l’infopoint al primo piano del mercato Centrale.
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[…] tornati con estremo interesse a Firenze dopo la straordinaria mostra su Picasso dello scorso inverno, per assistere alla presentazione di un grande evento sulla dialettica dell’arte moderna e la […]
[…] returned with great interest in Florence after the extraordinary exhibition about Picasso last winter (it), to attend the presentation of a major event on the dialectic of modern art and spirituality. […]