Katarte / Vezzoli porta al MAXXI la sua “Galleria”
Trailer di Caligola di Gore Vidal, Francesco Vezzoli fotografia
Biglietti non disponibili
La grande retrospettiva in scena a Roma
15 anni di lavoro riuniti sotto il titolo “Galleria Vezzoli”
Quando: dal 29 maggio fino al 24 novembre
Superstar da museo è oggi Vezzoli, anzi da 3 musei. La mostra romana, molto ampia, è una e trina essendo tre le città che ospiteranno “Trinity”, il PS1 di New York e il MOCA di Los Angeles.
Al MAXXI l’eccentrico Vezzoli, rampante overquaranta, ha creato il suo museo come un salotto fin de siècle scenografando la sua più aggrovigliata multioperazione culturale.
La mostra, curata da Anna Mattirolo, raccoglie gli ultimi vent’anni, fin dai primi ricami del 1995 fino alle ultime opere, di incalzante sperimentazione e di lavoro interpretando la creatività nelle molteplici letture, la prima delle quali è proprio nella osmosi tra la struttura museale e il passato “glorioso e pomposo” che Vezzoli reinventa con leggera voracità.
La rivoluzione del MAXXI è sorprendente, in una magica location un trucco artistico alla Houdin fa scaturisce l’opera multipla, con i damaschi rossi, gli stucchi e le sculture classicheggianti, i ricami arcinoti, gli arazzi e le installazioni, le fotografie e una galleria di autoritratti dove l’artista si autoincorona, giustamente, con accattivante e beffarda ironia.
Impressionante la predilezione di Vezzoli a scavare i miti delle star famose di Hollywood e del cinema europeo sottolineando l’ossessione di moda oggi per il successo, la fama, la palese ostentazione narcisistica del vivere.
Temi che ci invitano a una riflessione interiore sul nostro tempo. Il dialogo nell’arte tra le antiche statue di marmo che giocano con i monitor e con i video delle dive, caratterizza l’allestimento delle ampie sale in stile
ottocentesco a confronto con le linee dell’ ipermoderno Maxxi, il museo del XXI secolo progettato da Zaha Hadid.
L’artista, attraverso un lavoro progettuale immenso e raffinato, spesso non rinuncia a quel sapore di gloss e glamour che riflette il suo gusto spasmodico e folle, ma di infinito talento, che gli ha conquistato popolarità internazionale.
In tre occasioni le sue opere sono state selezionate all’Esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia in rappresentanza dell’Italia.
Link: wikipedia
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